Un pareggio deludente per la Juventus contro la Salernitana mette in luce le carenze di Allegri. Il match e le prospettive incerte.
Juventus e Salernitana hanno pareggiato 1-1 in una partita all’Allianz Stadium che ha messo ancora una volta in luce le carenze tattiche e gestionali di Massimiliano Allegri. Il tardivo pareggio ottenuto da Adrien Rabiot non può mascherare le insufficienze di una squadra che stenta a trovare una propria identità.
Allegri: scelte incomprensibili e poca audacia
Nonostante affrontasse una squadra già retrocessa, la Juventus di Allegri ha mostrato un’impostazione di gioco prevedibile e sterile. Il primo tempo è stato un monologo di occasioni mancate e di un gioco lento che ha permesso alla Salernitana di crescere in fiducia e prendere il comando delle operazioni. La rete di Pierozzi, nata da un calcio d’angolo, ha palesato tutte le lacune difensive di una squadra che sembra aver perso la propria solidità sotto la guida di Allegri.
Un modulo senza idee chiare nella Juventus
Il modulo scelto da Allegri, con Kean poco ispirato e un Vlahovic isolato, ha reso la Juventus prevedibile agli occhi di un avversario tecnicamente inferiore ma tatticamente più organizzato. Il tecnico bianconero ha atteso l’intervallo per fare cambi drastici, segno di una preparazione iniziale inadeguata e di una strategia che si è rivelata fallimentare.
Nella seconda metà, nonostante un dominio numerico, la Vecchia Signora ha mostrato la stessa mancanza di incisività, evidenziando una squadra che gioca senza convinzione. La reazione nervosa, con ammonizioni evitabili e scelte sbagliate sotto porta, pone seri interrogativi sulla capacità di Allegri di motivare e guidare la squadra nei momenti critici.
Il gol di Rabiot, che ha evitato una sconfitta imbarazzante, è stato più frutto di una disperata improvvisazione che di una mossa studiata. Il pareggio ha solo parzialmente mascherato una prestazione che è stata al di sotto delle aspettative per una squadra con le ambizioni della Juventus.
Questo ulteriore passo falso aumenta le pressioni su Allegri, il cui futuro alla guida della squadra appare sempre più incerto. Con una finale di Coppa Italia alle porte e la qualificazione alla Champions acquisita con i risultati di altri, il tecnico deve trovare rapidamente soluzioni, altrimenti il suo ciclo a Torino potrebbe avvicinarsi a una conclusione non gloriosa.